L’ANCE: BENE la manovra sugli INVESTIMENTI ma SUl BONUS MANCANO le MISURE AUSPICATE

“La manovra di finanza pubblica per il 2018  conferma la volontà del governo di sostenere la ripresa dell’economia   italiana anche attraverso il rilancio degli investimenti pubblici”. Ma  ancora mancano gli attesi interventi sul fronte dei bonus fiscali,   ecobonus e sismabonus, per una loro “stabilizzazione definitiva o la   necessaria visione di medio lungo periodo”, superando così la logica  delle proroghe di anno in anno. A sottolinearlo è il presidente dell’Ance, Giuliano Campana, nel corso di un’audizione al Senato. La manovra arriva in un contesto in cui “la situazione del settore   delle costruzioni rimane incerta, nonostante i miglioramenti   registrati in generale per l’economia italiana”, sottolinea Campana. “Per il 2018, la previsione dell’Ance è positiva, con un aumento degli  investimenti in costruzioni dell’1,5%, ma si basa – dice –   sull’ipotesi una effettiva realizzazione degli effetti degli incentivi  fiscali del sismabonus ed ecobonus, che possono dare concreto avvio a   un diffuso piano di prevenzione del rischio sismico e di   ammodernamento del patrimonio edilizio italiano, e dei piani   infrastrutturali decisi in questi mesi”. Soffermandosi sulle misure della manvora, l’Ance pone l’accento su  “un’importante iniezione di risorse a favore del Fondo investimenti,   che porta la dotazione complessiva del Fondo a circa 15 miliardi per   il triennio 2018-2020; il potenziamento e l’allungamento delle misure   previste per stimolare gli investimenti degli enti territoriali, dopo   il superamento del Patto di stabilità interno; alcuni stanziamenti per  gli investimenti dei Comuni. Si tratta di misure che,   complessivamente, valgono circa un miliardo per il 2018 e 6,3 miliardi  nel triennio 2018-2020 in termini di nuovi stanziamenti per le opere  pubbliche”.

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